Surroga del mutuo: come risparmiare trasferendo il finanziamento
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Risparmiare sulle rate del mutuo, modificare il tipo di tasso e azzerare completamente i costi di trasferimento: queste sono le opportunità offerte dalla surroga, uno strumento che permette di trasferire il finanziamento da una banca all’altra senza spese aggiuntive.
Introdotta nel nostro ordinamento dal Decreto Bersani-Visco del 2007 e regolamentata dall’articolo 120-quater del Testo Unico Bancario, la surroga rappresenta una leva importante per favorire la concorrenza tra istituti di credito e migliorare le condizioni economiche per i mutuatari.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, la surroga non implica l’estinzione del mutuo originario per accenderne uno nuovo. Questo processo mantiene intatte l’ipoteca sull’immobile e le garanzie iniziali, intervenendo esclusivamente sulle condizioni economiche, come il tasso d’interesse e lo spread. Questo rende il trasferimento del mutuo una scelta strategica per chi desidera ottimizzare i costi del proprio finanziamento.
I vantaggi della portabilità
Uno dei principali benefici della portabilità del mutuo è l’assenza totale di costi per il cliente. La normativa prevede infatti che il trasferimento avvenga senza alcun addebito, eliminando spese di istruttoria, perizia, atto notarile o altre formalità burocratiche. Questo significa che il mutuatario può accedere a condizioni più vantaggiose senza affrontare costi aggiuntivi.
Un altro vantaggio è la possibilità di modificare il tipo di tasso, passando da fisso a variabile o viceversa, in base alle proprie esigenze e all’andamento del mercato. Inoltre, grazie alla conservazione automatica delle garanzie, non è necessario costituire nuove ipoteche o fideiussioni, con un ulteriore risparmio di tempo e denaro.
Le fasi del processo
Il processo di surroga si articola in diverse fasi ben definite. In primo luogo, il mutuatario deve individuare una banca che offra condizioni migliori e presentare una formale richiesta di surroga. Segue una fase di valutazione, durante la quale il nuovo istituto esamina la posizione creditizia del cliente. Se l’istruttoria ha esito positivo, la banca formula un’offerta vincolante con le nuove condizioni.
Dopo l’accettazione dell’offerta, il nuovo istituto comunica alla banca originaria l’intenzione di procedere con la surroga. Il trasferimento si concretizza con un atto notarile, durante il quale la nuova banca estingue il debito residuo e subentra come creditore.
Superare le difficoltà
Nonostante sia un diritto garantito dalla legge, possono sorgere complicazioni durante il processo di surroga. Ritardi procedurali, richieste improprie di garanzie supplementari o tentativi di addebitare costi al cliente sono pratiche illegittime e contestabili. In caso di problemi, è consigliabile inviare un reclamo formale alla banca e, se necessario, rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario, un organismo indipendente che risolve le controversie in modo rapido ed economico.