Finanza Auto elettriche saranno le vetture più economiche entro il 2027

Auto elettriche saranno le vetture più economiche entro il 2027

Le auto elettriche diventeranno più economiche da produrre rispetto ai veicoli a combustibile fossile entro il 2027. Le previsioni sono quelle di BloombergNEF, secondo cui i veicoli elettrici potrebbero essere in pole position per dominare tut...

11 Maggio 2021 12:22

Le auto elettriche diventeranno più economiche da produrre rispetto ai veicoli a combustibile fossile entro il 2027. Le previsioni sono quelle di BloombergNEF, secondo cui i veicoli elettrici potrebbero essere in pole position per dominare tutte le vendite di auto nuove entro la metà del prossimo decennio.

Auto elettriche: quanto costeranno entro il 2027

Le auto elettriche e i furgoni, dice la ricerca, saranno più economici da produrre rispetto ai veicoli convenzionali alimentati a combustibile fossile entro il 2027. Un anno prima inoltre, entro il 2026, i veicoli più grandi come le berline e i SUV elettrici saranno economici da produrre quanto i modelli a benzina e diesel, sempre secondo le previsioni di BloombergNEF.

Il calo dei costi di produzione delle batterie per i veicoli elettrici, combinato con linee di produzione dedicate negli stabilimenti dei costruttori di automobili, li renderà più economici da acquistare, in media, entro i prossimi sei anni rispetto alle auto convenzionali, anche prima di eventuali sussidi governativi. In dettaglio, l’attuale prezzo medio al netto delle tasse di un’auto elettrica di medie dimensioni è di 33.300 euro (28.914 sterline), rispetto ai 18.600 euro di un’auto a benzina, secondo la ricerca. Nel 2026, si prevede che entrambe costeranno circa 19.000 euro.

Entro il 2030, la stessa auto elettrica dovrebbe costare 16.300 euro all netto delle tasse, mentre l’auto a benzina costerebbe 19.900 euro. “Con le Con le giuste politiche, le auto e i furgoni elettrici possono raggiungere il 100% del mercato entro il 2035 in Europa. Il Governo italiano deve favorire questa transizione storica, da un lato sostenendo in Europa obiettivi di riduzione di Co2 più stringenti per i costruttori e introducendo il 2035 come data di fine vendita dei motori a combustione interna, dall’altro accelerando la diffusione dei veicoli elettrici nella flotta italiana. È ora di rimboccarsi le maniche, di dispiegare una rete di ricarica nazionale adeguata e di introdurre politiche fiscali mirate e coerenti” sottolinea Veronica Aneris, direttrice Italia T&e.

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