Turismo: a rischio Natale e Capodanno, 6 italiani su 10 escludono vacanze entro fine anno
Per il turismo si prevede un inverno particolarmente rigido a causa del Covid, che congelerà le vancanze di Natale e Capodanno, mandando il bilancio ancora più in rosso. Le previsioni per i prossimi mesi sono infatti pessime. Secondo l&...
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								Per il turismo si prevede un inverno particolarmente rigido a causa del Covid, che congelerà le vancanze di Natale e Capodanno, mandando il bilancio ancora più in rosso. Le previsioni per i prossimi mesi sono infatti pessime. Secondo l’indice di fiducia del viaggiatore, calcolato mensilmente da SWG per conto di Confturismo-Confcommercio, la propensione a viaggiare, calcolata con interviste fatte tra il 21 e il 26 ottobre, scende a 49 punti (su scala 0-100), il peggior risultato di sei anni di rilevazione dopo i 44 punti di aprile, quando l’Italia era in pieno lockdown: 17 punti sotto a ottobre 2019.

6 italiani su 10 non prendono nemmeno in considerazione l’ipotesi di fare una vacanza da qui a fine anno e l’elemento alla base di tutto questo è la paura della pandemia, come dice il 64%. Un timore tanto radicato da influenzare i mesi a venire fino all’estate 2021, quando gli intervistati considerano seriamente la possibilità di fare una vacanza di almeno 7 giorni. Uno scenario dettato dall’emotività e dall’incertezza ma che, se confermato, farebbe saltare il business del settore per le settimane bianche, Carnevale e Pasqua: sarebbe il punto di non ritorno.

Il settore del turismo è infatti reduce da un periodo particolarmente difficile. Dopo cinque mesi in cui si sono bruciati 49,5 milioni di arrivi in Italia e 153,5 milioni di presenze, agosto e settembre non sono andati meglio, se non per una lievissima ripresa dei flussi interni, caratterizzati però da soggiorni brevi e capacità di spesa decisamente ridotta.
Dalle risposte degli intervistati emerge la richiesta di flessibilità nei contratti di acquisto dei servizi turistici – quindi possibilità di cancellare senza penali fino all’ultimo momento – e informazioni certe sulla sicurezza sanitaria della destinazione e del viaggio. Meno importante, in questa fase, l’aspetto economico come, ad esempio, bonus e deducibilità fiscale delle spese di viaggio.

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