Bankitalia, debito pubblico giù ad agosto
Buone notizie dal fronte del debito pubblico italiano che torna a scendere ad agosto. Stando ai dati diffusi da Bankitalia, che ha pubblicato il consueto supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, ad ago...
Buone notizie dal fronte del debito pubblico italiano che torna a scendere ad agosto. Stando ai dati diffusi da Bankitalia, che ha pubblicato il consueto supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, ad agosto il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 15,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.326,5 miliardi. Nel mese di luglio il debito aveva, invece, registrato un aumento pari a 18,4 miliardi di euro, arrivando a toccare i 2341,7 miliardi. Secondo le stime di Mazziero Research il debito è atteso in aumento a settembre a circa 2.335 miliardi di euro per giungere a dicembre a una cifra compresa tra 2.308 e 2.323 miliardi.
Tornando al dato di agosto, l’istituto guidato da Ignazio Visco mette in evidenza che “la diminuzione è dovuta alla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (14,9 miliardi, a 65,1 miliardi) e, in misura molto minore, all’avanzo di cassa (1,3 miliardi); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente incrementato il debito di 0,7 miliardi”. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è diminuito di 15,7 miliardi e quello delle Amministrazioni locali è aumentato di 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
Entrate tributarie in diminuzione
Ad agosto le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,7 miliardi, in diminuzione del 3,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2017. Nei primi otto mesi del 2018 le entrate tributarie sono state pari a 280,2 miliardi, in aumento dello 0,6 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; al netto di alcune disomogeneità contabili si può stimare che la dinamica delle entrate tributarie sia stata più favorevole.
Due grafici

Fonte Bankitalia
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