Rc Auto 2025, premi in calo: ecco dove
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Il mercato delle Rc auto in Italia segna un’importante inversione di tendenza, con una riduzione media del 3,2% nei premi assicurativi registrata ad aprile 2025. Dopo anni di continui aumenti, questa diminuzione, riportata dall’Osservatorio Rc Auto Facile.it – Assicurazione.it, rappresenta un segnale di sollievo per molti automobilisti. Il premio medio nazionale è sceso a 628,79 euro, un dato che tuttavia cela significative differenze geografiche.
Differenze RC Auto tra regioni
Le differenze regionali emergono con forza: al Nord si assiste a cali significativi, mentre il Sud registra incrementi preoccupanti. La Lombardia Rc auto si distingue per il risparmio maggiore, con un calo del 6,6%, seguita dal Friuli-Venezia Giulia (-5,9%) e dal Veneto (-4,8%). Anche Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige mostrano segni di miglioramento, con riduzioni rispettivamente del 3,6% e del 3,3%.
Al contrario, regioni come Calabria, Sicilia e Basilicata vedono un aumento dei premi assicurativi, rispettivamente del 3,4%, 2,3% e 1,6%. Questi incrementi sembrano legati a fattori strutturali, tra cui una minore presenza di compagnie assicurative e una valutazione del rischio più elevata da parte degli operatori.
La Campania mantiene il primato negativo con un premio medio di 1.043,20 euro, un valore che supera del 66% la media nazionale. Lazio e Toscana seguono con premi rispettivamente di 692,81 euro e 688,48 euro. Sul fronte opposto, il Friuli-Venezia Giulia si conferma la regione più economica, con un premio medio di 429,28 euro, seguita dal Trentino-Alto Adige (464,71 euro) e dalla Lombardia (491,81 euro).
Questi dati sottolineano l’importanza di un approccio mirato per ridurre il divario tra le diverse aree del Paese, promuovendo politiche che favoriscano l’accesso equo alle assicurazioni.
Prospettive future
Secondo Andrea Ghizzoni di Facile.it, la diminuzione dei premi assicurativi è strettamente connessa al rallentamento dell’inflazione e alla riduzione della frequenza dei sinistri. Tuttavia, è prematuro considerare questa tendenza come strutturale. Fattori come l’andamento dei costi di riparazione e la sinistrosità potrebbero influenzare negativamente il mercato.
Le riforme normative potrebbero svolgere un ruolo cruciale nel consolidare questa riduzione. Tra le proposte più rilevanti vi sono la velocizzazione delle procedure di contenzioso e il potenziamento dei sistemi antifrode, strumenti fondamentali per rendere più omogenea la distribuzione dei premi assicurativi sul territorio nazionale.