Cessione del quinto per pensionati: quali tassi nel 2025?
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L’aggiornamento dei tassi di interesse medi globali, in vigore dal 1° aprile, rappresenta una novità significativa per i pensionati italiani. Questa modifica, introdotta dal Ministero dell’Economia, ha un impatto diretto su chi ha scelto la cessione del quinto come forma di finanziamento, evidenziando l’importanza di valutare attentamente i costi associati a questa soluzione.
La cessione del quinto è una modalità di rimborso dei prestiti personali che prevede trattenute dirette fino al 20% dell’importo netto mensile della pensione. Nonostante la sua accessibilità anche per chi ha avuto difficoltà di solvibilità, i recenti cambiamenti nei tassi di interesse impongono una riflessione più attenta. Per prestiti fino a 15.000 euro, il tasso medio è stato fissato al 13,32%, con una soglia di usura al 20,65%. Per importi superiori, invece, il tasso medio scende al 9,23%, con un limite massimo del 15,54%.
Un aspetto cruciale da considerare è l’età del richiedente. I pensionati sotto i 59 anni possono beneficiare di condizioni più favorevoli, con tassi che si attestano al 9,69% per finanziamenti fino a 15.000 euro.
Tuttavia, gli ultra-settantanovenni devono affrontare costi significativamente più alti, con tassi che possono raggiungere il limite massimo del 20,65%. Questo dimostra come l’età sia un parametro determinante nella valutazione dei costi.
Tutele ai pensionati che richiedono la Cessione del Quinto
Per garantire maggiore tutela ai pensionati, l’INPS ha implementato il sistema informatico “Quote Quinto“. Questo strumento monitora automaticamente i piani di ammortamento, bloccando quelli che superano i limiti consentiti, e rappresenta una barriera contro possibili abusi. Inoltre, la cessione del quinto prevede polizze assicurative obbligatorie per coprire rischi come il decesso del richiedente, un ulteriore elemento di sicurezza per i beneficiari.
Nonostante i costi più elevati rispetto ad altre forme di credito, la cessione del quinto rimane una soluzione interessante per molti pensionati, grazie alla garanzia offerta dal reddito fisso. Tuttavia, è essenziale considerare non solo i tassi di interesse, ma anche le spese accessorie e le coperture assicurative richieste. In questo contesto, il ruolo del Ministero dell’Economia e delle disposizioni INPS è cruciale per garantire un equilibrio tra accessibilità e protezione.
Le nuove regole resteranno in vigore fino al 30 giugno 2025, data in cui il Ministero introdurrà parametri aggiornati. Nel frattempo, è fondamentale che i potenziali richiedenti valutino attentamente le proprie opzioni, considerando non solo i tassi applicati ma anche le condizioni generali del prestito. Questo approccio consente di prendere decisioni informate e di evitare spiacevoli sorprese durante il periodo di rimborso.