Utili da capogiro per Apple e Amazon, ma non passa la paura dei dazi
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Le dinamiche globali stanno complicando il panorama per i giganti tecnologici come Apple e Amazon, con sfide che spaziano dalle tensioni commerciali agli ostacoli regolatori. Mentre entrambe le aziende affrontano un clima economico incerto, la loro resilienza e capacità di adattamento vengono messe alla prova su più fronti.
Apple, in particolare, si trova in una posizione delicata a causa della sua forte dipendenza dalla Cina per la produzione. Nonostante i tentativi di diversificare le operazioni spostandole verso l’India, gli analisti hanno ridotto del 15% le previsioni sugli utili per il colosso di Cupertino. La capacità produttiva indiana attualmente copre meno della metà del fabbisogno del mercato statunitense, mentre il network logistico indiano rimane ancora lontano dall’efficienza di quello cinese.
Tuttavia, nel primo trimestre del 2025, Apple ha registrato un aumento delle vendite del 5%, raggiungendo un fatturato di 95 miliardi di dollari. I profitti, pari a 24,8 miliardi, sono stati sostenuti da un incremento del 2% nelle vendite di iPhone, favorito dal lancio della versione economica iPhone 16e. Nonostante ciò, il mercato cinese ha segnato una contrazione del 2%, fermandosi a 16 miliardi di dollari.
Parallelamente, Apple deve affrontare sfide regolatorie significative. L’antitrust ha bloccato un accordo da 10 miliardi di dollari annui con Google per l’integrazione della ricerca predefinita su Safari, mentre un giudice federale ha rilevato violazioni nelle pratiche dell’App Store, aprendo la strada a potenziali inchieste penali. Inoltre, Apple sembra essere in ritardo nell’adozione di tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, un settore sempre più cruciale per mantenere la competitività.
Amazon (come Apple) sta affrontando molte sfide, ma sembra stare meglio
Dall’altra parte, Amazon, a differenza di Apple, mostra una maggiore resilienza, con un incremento del 9% nel fatturato trimestrale, raggiungendo i 155,7 miliardi di dollari, e profitti pari a 17,1 miliardi.
Tuttavia, l’amministratore delegato Andy Jassy ha segnalato preoccupazioni legate all’accumulo di scorte in alcune categorie di prodotti, probabilmente in previsione di nuovi dazi. Anche Amazon Web Services, una delle divisioni chiave dell’azienda, ha registrato una crescita del 17%, sebbene leggermente al di sotto delle aspettative. Le entrate pubblicitarie, invece, hanno mostrato un solido aumento del 18%.
Per entrambi i colossi Apple e Amazon, le tensioni commerciali e il rischio di una recessione negli Stati Uniti rappresentano minacce tangibili. Questi fattori potrebbero influire negativamente sui prezzi, sulla fiducia dei consumatori e, in ultima analisi, sulle vendite globali. La capacità di adattarsi a un contesto in rapido cambiamento sarà determinante per il futuro di queste aziende. Intanto, continuano a navigare tra sfide regolatorie, pressioni di mercato e dinamiche geopolitiche complesse.