Vendite al dettaglio preoccupanti: primo trimestre a -2,6% rispetto al 2024
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Un segnale rosso per l’economia italiana si accende nel primo trimestre 2025, con un calo consumi che scuote famiglie e imprese. I dati diffusi dall’Osservatorio consumi Confimprese Jakala parlano chiaro: una contrazione del -2,6% rispetto allo stesso periodo del 2024 delle vendite al dettaglio, evidenziando un fenomeno che va oltre la consueta flessione stagionale di inizio anno. A pesare su questo scenario sono l’incertezza economica e le tensioni legate alla guerra commerciale internazionale.
Il panorama appare desolante per i diversi settori merceologici, con impatti diversificati. Il comparto dell’abbigliamento-accessori riesce a contenere le perdite, segnando un -0,8%, ma la ristorazione subisce un calo più marcato del -2,6%, indice di una crescente preferenza degli italiani per i pasti domestici al fine di risparmiare. Particolarmente critica è la situazione nell’altro retail, che registra un crollo del -6,7%, con i consumatori che scelgono di posticipare gli acquisti di beni non essenziali.
Vendite al dettaglio: la situazione del Paese
Le difficoltà non risparmiano nessuna area del Paese, ma emergono differenze significative a livello di aree geografiche. Le vendite al dettaglio al Sud soffrono maggiormente, con una flessione del -3,2%, seguito dal Nord-ovest (-2,7%), Nord-est (-2,4%) e Centro (-1,4%). Tra le regioni, il Lazio mostra una certa resistenza con un -0,5%, mentre la Campania subisce il colpo più duro, con un -4,8%. A livello provinciale, si distinguono Imperia, che registra un +0,7%, e Genova, che rimane stabile, mentre Benevento segna il dato peggiore con un -7,3%.
Anche i canali di vendita mostrano un evidente cedimento. Le high street vedono un calo del -4,6%, i centri commerciali si fermano al -1,8%, mentre i negozi di prossimità registrano un -2,2%. Questi dati riflettono un atteggiamento sempre più prudente da parte delle famiglie italiane, che scelgono di concentrare le proprie spese sui beni di prima necessità, rinviando invece gli acquisti superflui.
La fotografia tracciata dall’Osservatorio di Confimprese Jakala evidenzia la necessità di interventi mirati per stimolare la domanda interna e ridare slancio a un’economia che fatica a ripartire. Con le famiglie italiane sempre più attente a ottimizzare le proprie risorse, il futuro delle vendite al dettaglio appare legato alla capacità del sistema economico di ridurre l’incertezza e offrire incentivi concreti per rilanciare il mercato.