Consumi ripartono: balzo delle vendite al dettaglio, ma per i piccoli negozi è ancora crisi
Il commercio prova a ripartire. Secondo i dati diffusi oggi dall'Istat, le vendite al dettaglio sono tornate a salire, registrando a giugno un aumento dell'1,9% rispetto al mese precedente e dell'1,3% su base annua. Ben oltre le attese degli analisti...
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								Il commercio prova a ripartire. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, le vendite al dettaglio sono tornate a salire, registrando a giugno un aumento dell’1,9% rispetto al mese precedente e dell’1,3% su base annua. Ben oltre le attese degli analisti che si aspettavano un rialzo mensile dello 0,4% e annuo dello 0,2%. A maggio il commercio aveva subito una frenata dello 0,6% m/m. La ripresa, precisa l’Istat, interessa sia i beni alimentari sia i non alimentari e coinvolge tutte le forme di distribuzione, ad eccezione dei piccoli negozi che continuano invece a soffrire la debolezza del commercio, dimostrando come la strada per uscire dalla stagnazione è ancora lunga.
Guardando da vicino i dati Istat emerge che da inizio anno la grande distribuzione è in crescita dell’1%, con i discount che hanno evidenziato l’aumento più sostenuto (+4,2%), confermando un trend già in atto negli anni più recenti. Al contrario, i negozi di piccole dimensioni hanno mostrato finora un calo dello 0,9%. Se continua così, ha avvertito la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, quest’anno spariranno ancora più di 5mila attività commerciali, al ritmo di 14 al giorno.
L’e-commerce continua invece a crescere a ritmi molto elevati mettendo a segno un +14% da gennaio. “I dati dell’Istat dimostrano le difficoltà patite dai piccoli commercianti italiani, schiacciati non solo dallo strapotere della Gda, ma anche e soprattutto dall’e-commerce, settore che vola anche a giugno facendo segnare una crescita delle vendite del +15,4% su base annua”, sottolinea Carlo Rienzi, presidente di Codacons.
Il segnale di debolezza della produzione industriale
A fronte della ripresa delle vendite al dettaglio, sempre a giugno si registra una battuta d’arresto della produzione industriale in Italia. Secondo i dati Istat, a giugno l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,2% rispetto a maggio, quando era invece salito dell’1%. Su base annua, si è evidenziata una flessione dell’1,2%. Il dato, seppur negativo, è migliore delle stime. Gli analisti si aspettavano infatti un ribasso dello 0,3% su base mensile e del 2,1% su base annua.
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