Debito pubblico non s’impenna a marzo, ma cala 2.431,1 mld. Risalita attesa da aprile
Non è un errore o una illusione: il debito pubblico italiano è calato a marzo, ovvero nel primo mese di lockdown dell'Italia. In particolare, il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 15,8 miliardi di euro rispetto...
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								Non è un errore o una illusione: il debito pubblico italiano è calato a marzo, ovvero nel primo mese di lockdown dell’Italia. In particolare, il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 15,8 miliardi di euro rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.431,1 miliardi. A fotografare di mese mese la situazione è la Banca d’Italia, presentando la pubblicazione statistica “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”. Potrebbe essere, però, solo una ‘pausa’ prima della risalita a cui si potrebbe assistere nei prossimi mesi, quando gli effetti di Covid-19 risulteranno evidenti.
Ma quali sono le motivazioni che hanno dettato il calo? Bankitalia spiega che “il fabbisogno del mese (28,7 miliardi) è stato più che compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (43,2 miliardi, a 30,1) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (che hanno nel complesso ridotto il debito di 1,3 miliardi)”. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è sceso di 15,1 miliardi, quello delle amministrazioni locali di 0,7 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
Entrate tributarie in flessione
Per quanto riguarda le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato nel mese di marzo sono state pari a 27,5 miliardi, in diminuzione del 4,4% (1,3 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2019, risentendo della sospensione dei versamenti fiscali disposta dal decreto “Cura Italia”. Nel primo trimestre 2020 le entrate tributarie sono state pari a 94,9 miliardi, in aumento del 3% (2,8 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2019, grazie al buon andamento degli incassi nei primi due mesi dell’anno.
Le stime di Mazziero Research
Mazziero Research ha anticipato, presentando le sue previsioni a inizio maggio, la discesa del debito pubblico a marzo, ma ha avvertito che nel corso del mese di aprile il dato tornerà a salire nuovamente vicino ai 2.450 miliardi di euro. Le stime hanno inoltre indicato un debito a fine giugno compreso fra 2.454 e 2.471 miliardi. Mazziero Research ha precisato che tali previsioni “certamente andranno riviste al rialzo con il dispiegarsi delle maggiori spese indicate dal Governo nel DEF (Documento di Economia e Finanza)”. Il debito a fine 2020 è attualmente visto tra 2.550 e 2.580 miliardi.
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