Digital tax da gennaio e piano Rinascita urbana da 1 mld. Gualtieri: Ue ha capito filosofia manovra
Digital tax in manovra, un piano casa da 1 miliardo, più proroga per la cedolare secca e l'ecobonus. Sono alcuni dettagli sulla legge di bilancio per il 2020, emersi nelle ultime ore con le dichiarazioni del titolare del Tesoro, Roberto Gualti...
Digital tax in manovra, un piano casa da 1 miliardo, più proroga per la cedolare secca e l’ecobonus. Sono alcuni dettagli sulla legge di bilancio per il 2020, emersi nelle ultime ore con le dichiarazioni del titolare del Tesoro, Roberto Gualtieri, e di altri funzionari del governo giallorosso M5S-PD.
Parlando al termine della riunione dell’Ecofin, Gualtieri ha ricordato che, “come è noto, l’Italia ha la digital tax, noi la fermo entrare in vigore dal primo gennaio, è uno dei componenti della manovra”. D’altronde, la misura già c’era anche se non era “operativa”. Basta dunque solo renderla esecutiva: e così sarà, a partire dal prossimo anno.
Ciò non significa che l’Italia voglia intervenire sulla questione solo a livello nazionale: “Non vogliamo solo la digital tax italiana – ha detto Gualtieri alla stampa – ma vogliamo che sia collocata dentro una misura definita sul piano internazionale“.
L’Italia è infatti a favore di una tassa sul digitale in tutta l’Ue. Di conseguenza, “siamo parte attiva del negoziato che proseguiremo a Washington al G20″.
PIANO CASA DA 1 MILIARDO ‘RINASCITA URBANA’. E C’è ACCORDO GOVERNO-REGIONI
Nelle ultime ore è arrivato anche l’annuncio del progetto Rinascita urbana, su Twitter, da Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture:
“Un piano per far rinascere le case e i quartieri delle nostre città. Si chiama Rinascita urbana: il Governo stanzia 1 miliardo per migliorare la qualità dell’abitare, con la rigenerazione degli edifici, il sostegno alle famiglie in affitto, i cantieri nei piccoli comuni”.
Tra le altre novità, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, ha annunciato anche un accordo governo-Regioni, reso possibile attraverso la mediazione portata avanti insieme al Sottosegretario all’Economia, Antonio Misiani.
Con un post su Facebook, Misiani ha commentato il raggiungimento dell’intesa: “Più risorse per la sanità, investimenti per lo sviluppo sostenibile, tutela delle risorse per le politiche sociali e il trasporto pubblico locale. Sono i cardini dell’accordo che oggi abbiamo sottoscritto con le Regioni per la legge di bilancio 2020″.
Confermato “l’aumento del Fondo sanitario nazionale: +2 miliardi nel 2020 e +1,5 miliardi nel 2021. È il maggior incremento per la sanità dal 2014. Aumentiamo le risorse per l’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico: 2 miliardi in più nei prossimi anni”.
MANOVRA, GUALTIERI: UE HA CAPITO LA NOSTRA FILOSOFIA
Parlando ancora della legge di bilancio 2020, il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ha rilevato uno spirito costruttivo nei rapporti tra l’Italia e l’Unione europea, affermando che Bruxelles ha capito “la filosofia della manovra”. Così il ministro, dopo aver parlato con il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici e il vicepresidente dell’esecutivo Ue responsabile per l’Euro, Valdis Dombrovskis:
“La Commissione deve aspettare di ricevere la manovra per esaminarla, ma conosce già i numeri del Nadef“, (ovvero della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza). Abbiamo illustrato ovviamente le cifre, i contenuti, la logica che ci ha portato a prevedere un deficit del 2,2% sul Pil, come punto di equilibrio fra la necessità di mantenere il debito su una traiettoria discendente, salvaguardando la stabilità della finanza pubblica, e la necessità di evitare una manovra restrittiva“, individuando “una responsabile espansione”.
Il ministro ha descritto il dialogo avviato con Bruxelles “molto positivo, parlando di “ottimismo”:
“Siamo moderatamente fiduciosi, anzi ottimisti sul fatto che la discussione proseguirà in modo proficuo e costruttivo e che si apprezzata la scelta di una manovra che punta al 2,2% di deficit e che punta a disinnescare completamente le clausole di salvaguardia sull’aumento dell’Iva, e avviare politiche importanti di crescita, di sviluppo sugli investimenti sulla riduzione del cuneo fiscale del lavoro, e anche interventi importanti di sostegno alla famiglia”.
“Tra l’altro – ha puntualizzato il titolare del Tesoro – posso dire che Moscovici ha apprezzato anche l’impianto riformatore rispetto a vari filoni” come le misure per “il contrasto all’evasione fiscale, gli investimenti e la sostenibilità, per rilanciare l’occupazione femminile, il piano per gli asili nido”.
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