Assegno unico: nuovi importi e quando arriva il pagamento
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L’assegno unico rappresenta una misura fondamentale per sostenere economicamente le famiglie italiane con figli a carico. Per il mese di maggio 2025, il calendario dei pagamenti è già stato delineato, offrendo chiarezza sulle tempistiche e sugli aggiornamenti richiesti.
Gli accrediti inizieranno il 20 maggio per i beneficiari che non hanno apportato modifiche rispetto al mese precedente. Coloro che invece hanno aggiornato la propria situazione economica tramite un nuovo Isee, modificato la composizione del nucleo familiare o presentato una nuova domanda, riceveranno i pagamenti entro la fine del mese.
Una caratteristica peculiare dell’assegno unico è che la domanda, una volta accettata, rimane valida per gli anni successivi, salvo casi di revoca o decadenza. Tuttavia, è cruciale ricordare che l’aggiornamento dell’ISEE entro il 30 giugno è indispensabile per evitare di ricevere l’importo minimo. Infatti, a partire da marzo, le famiglie che non hanno rinnovato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) stanno percependo solo la quota base dell’assegno. L’aggiornamento può essere effettuato online, utilizzando credenziali SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a un CAF.
Assegno unico: importi aggiornati
Gli importi aggiornati dell’assegno unico sono stati adeguati all’inflazione con un incremento dello 0,8% a partire da gennaio 2025. Attualmente, gli importi si attestano intorno ai 201 euro per ogni figlio minorenne e circa 97 euro per i giovani tra 18 e 20 anni. Per i figli con disabilità, l’importo può raggiungere circa 120 euro. Questi adeguamenti rappresentano un tentativo di mantenere il potere d’acquisto delle famiglie nonostante l’inflazione.
Le famiglie con determinate caratteristiche possono beneficiare di maggiorazioni significative. Per esempio, i nuclei con figli sotto l’anno di età o con almeno tre figli tra 1 e 3 anni possono ottenere un aumento del 50%. Inoltre, per le famiglie con almeno quattro figli è previsto un incremento fisso di 150 euro mensili. Tali incentivi mirano a sostenere le famiglie numerose, spesso soggette a maggiori pressioni economiche.
Un altro aspetto da sottolineare è che l’assegno unico copre un ampio arco temporale, essendo erogato per ogni figlio dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni, a condizione che il giovane segua un percorso di formazione o soddisfi altre condizioni specifiche. Per i figli con disabilità, invece, non esistono limiti di età, garantendo un supporto continuativo.
Infine, per coloro che non hanno ancora ricevuto i pagamenti, è importante verificare la propria posizione. Gli arretrati dell’assegno unico possono essere richiesti qualora vi siano stati ritardi dovuti a errori amministrativi o mancate comunicazioni. Questi importi arretrati rappresentano una risorsa essenziale per molte famiglie, permettendo di recuperare quanto dovuto.