Fisco Fattura elettronica: obblighi, sanzioni e come mettersi in regola

Fattura elettronica: obblighi, sanzioni e come mettersi in regola

9 Maggio 2025 10:00

Il sistema di fatturazione elettronica rappresenta un pilastro fondamentale per la normativa fiscale italiana, ma il mancato rispetto delle regole può portare a conseguenze economiche significative per le aziende. Le sanzioni previste, infatti, possono arrivare fino al 70% dell’imposta non correttamente documentata, sottolineando la necessità di un’attenzione scrupolosa a questa procedura obbligatoria.

Secondo la normativa vigente, le fatture non emesse in formato elettronico e non trasmesse tramite il Sistema di Interscambio sono considerate addirittura “inesistenti”. Questo implica rischi elevati sia per chi emette la fattura (cedente) che per chi la riceve (cessionario). Per il cedente, oltre alla multa proporzionale al 70% dell’imposta, si aggiungono sanzioni tra 250 e 2.000 euro per infrazioni che non incidono sulla liquidazione dell’IVA. Anche la trasmissione tardiva della fattura, purché entro i termini di liquidazione periodica, non esime dall’applicazione delle stesse sanzioni.

Le sanzioni per chi non emette fattura

Le operazioni esenti o soggette al regime di reverse charge prevedono una sanzione ridotta al 5% dei corrispettivi. Tuttavia, in caso di violazioni multiple, viene applicato il principio del cumulo giuridico, aumentando ulteriormente il carico sanzionatorio. Anche il cessionario non è immune da responsabilità: acquistare beni o servizi senza una fattura valida comporta una multa del 70% dell’imposta, con un minimo di 250 euro. L’unico modo per evitare tali conseguenze è segnalare l’irregolarità all’Agenzia delle Entrate entro 90 giorni.

Per sanare una mancata emissione, è necessario trasmettere un’autofattura elettronica utilizzando il codice TD29 al Sistema di Interscambio. Inoltre, l’imposta eventualmente dovuta deve essere versata tramite il Modello F24, utilizzando il codice tributo 9399, e l’autofattura deve essere registrata nel libro degli acquisti.

Come ridurre le sanzioni con il ravvedimento operoso

In questo contesto, il ravvedimento operoso offre un’opportunità per ridurre le sanzioni: si applica una riduzione a 1/9 entro 90 giorni dall’errore, a 1/8 entro la scadenza della dichiarazione IVA dell’anno di violazione, e a 1/7 successivamente.

Relativamente alle tempistiche, la fattura elettronica deve essere trasmessa al Sistema di Interscambio entro 12 giorni dall’operazione, o entro il 15 del mese successivo per le fatture differite. Per le omissioni o gli errori, le sanzioni devono essere versate tramite il Modello F24, utilizzando il codice tributo 8911. Questo dettaglio sottolinea quanto sia cruciale rispettare i termini per evitare penalità economiche.

Infine, un aspetto spesso trascurato ma altrettanto importante riguarda l’obbligo dell’imposta di bollo. Per le fatture esenti o escluse dall’IVA superiori a 77,47 euro, è previsto un versamento di 2 euro entro 120 giorni dalla fine del periodo d’imposta. Questo ulteriore adempimento è essenziale per evitare ulteriori complicazioni amministrative e finanziarie.