Fisco Rottamazione cartelle esattoriali: caos e novità per i contribuenti

Rottamazione cartelle esattoriali: caos e novità per i contribuenti

6 Maggio 2025 11:00

In Italia, il tema delle cartelle esattoriali continua a essere al centro di un acceso dibattito. Milioni di contribuenti si trovano intrappolati in un groviglio normativo, tra speranze di nuove sanatorie e timori di pignoramenti.

La situazione è resa ancor più caotica da informazioni frammentarie e da un quadro legislativo in continua evoluzione, che spinge molti a sospendere i pagamenti con il rischio di conseguenze gravi.

Il caos sulle cartelle esattoriali

Un aspetto cruciale riguarda la cosiddetta rottamazione quinquies, attualmente solo una proposta di legge presentata dalla Lega in Senato. Nonostante il suo iter sia ancora incerto, molti contribuenti hanno già interrotto i pagamenti relativi alla rottamazione quater o ad altri piani di rateizzazione. Questo comportamento, dettato dalla speranza di agevolazioni future, espone però a rischi significativi, come pignoramenti su stipendi e pensioni, fermi amministrativi sui veicoli e ipoteche sugli immobili. Il blocco dei rimborsi fiscali rappresenta un ulteriore aggravio per le famiglie, già provate economicamente.

Parallelamente, si discute di un possibile condono generalizzato, che alimenta false aspettative. Tuttavia, un eventuale “colpo di spugna” sugli estratti di ruolo sembra destinato a interessare principalmente contribuenti nullatenenti, falliti o deceduti. Questo tipo di intervento, più che favorire i cittadini, avrebbe l’obiettivo di alleggerire l’Agenzia delle Entrate-Riscossione da cartelle difficilmente esigibili.

A complicare ulteriormente il quadro è la gestione dei tributi locali. Alcuni Comuni aderiscono alle rottamazioni, mentre altri le rifiutano, creando disparità territoriali significative. Inoltre, non è raro che le cartelle relative a tributi locali vengano notificate proprio alla scadenza del termine di prescrizione, generando ulteriore confusione e incertezza tra i contribuenti.

Le novità per l’Agenzia delle Entrate Riscossione

Un ulteriore elemento di complessità è rappresentato dal recente Decreto Legislativo 110 del 29 luglio 2024, che ha introdotto una riorganizzazione del sistema nazionale della riscossione. Questa normativa consente agli enti creditori di decidere se stralciare cartelle non riscosse o riaffidarle all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Tuttavia, questa nuova impostazione rischia di sovrapporsi a rateizzazioni o sanatorie già in corso, aumentando il rischio di errori amministrativi e confusione tra i contribuenti.

Questa intricata situazione evidenzia l’urgenza di una riforma della riscossione chiara e trasparente. È fondamentale che le istituzioni forniscano indicazioni precise e tempestive per evitare che i cittadini compiano scelte basate su aspettative irrealistiche. Una maggiore chiarezza normativa potrebbe ridurre il rischio di conseguenze economiche devastanti per le famiglie italiane, garantendo al contempo un sistema di riscossione più equo ed efficiente.