Fisco Fatture elettroniche e partite IVA: lettere compliance in arrivo

Fatture elettroniche e partite IVA: lettere compliance in arrivo

27 Aprile 2025 08:30

Il Fisco italiano ha avviato una nuova e massiccia campagna di controllo mirata a individuare oltre 100.000 anomalie IVA 2022, utilizzando un approccio tecnologico avanzato e basato sull’incrocio di dati digitali. L’Agenzia delle Entrate, attraverso il provvedimento n. 176284 dell’11 aprile 2025, sta inviando lettere compliance ai contribuenti, con l’obiettivo di segnalare incongruenze tra le dichiarazioni fiscali e i dati acquisiti da fatture elettroniche e corrispettivi telematici. Questo approccio rappresenta un passo importante verso una gestione più trasparente e collaborativa del rapporto tra contribuenti e Amministrazione finanziaria.

Anomalie nelle fatture elettroniche

Queste comunicazioni, inviate tramite PEC o disponibili nell’area riservata del portale dell’Agenzia, includono dettagli cruciali come i dati identificativi del contribuente, il codice della comunicazione e un’analisi approfondita delle operazioni IVA attive e passive. In particolare, viene messo in evidenza il confronto tra i valori dichiarati e le differenze rilevate, con un focus su discrepanze nei quadri VE (operazioni attive) e VJ (acquisti). Le lettere forniscono anche un elenco dettagliato di clienti e fornitori, evidenziando gli importi non allineati, per offrire un quadro chiaro delle irregolarità.

Il sistema utilizzato dall’Agenzia si basa su un’analisi comparativa sofisticata, che incrocia i dati dichiarati nel Modello IVA 2023 con quelli acquisiti tramite il Sistema di Interscambio e i corrispettivi telematici. Questo approccio innovativo è reso possibile dalla crescente digitalizzazione dei processi fiscali, che permette un monitoraggio più capillare e tempestivo. In questo contesto, le fatture elettroniche giocano un ruolo cruciale, garantendo una maggiore trasparenza e una riduzione del rischio di errori o omissioni.

Il ravvedimento operoso

È importante sottolineare che queste comunicazioni non costituiscono atti impositivi formali, ma piuttosto un’opportunità per i contribuenti di regolarizzare spontaneamente la propria posizione fiscale. Tra le opzioni disponibili, vi è la possibilità di presentare giustificazioni documentate che spieghino le discrepanze riscontrate oppure di avvalersi del ravvedimento operoso.

Questo strumento consente di correggere eventuali errori attraverso la presentazione di dichiarazioni integrative e il versamento delle imposte dovute, beneficiando di sanzioni ridotte. Va ricordato che il ravvedimento è applicabile anche durante eventuali controlli, purché non siano stati già notificati atti formali di accertamento o liquidazione.