Dichiarazione IVA 2025 in scadenza il 30 aprile: come si compila
/https://www.finanza.com/app/uploads/2023/10/agenzia-delle-entrate.jpg)
La dichiarazione IVA 2025 è in scadenza, va inviata entro la scadenza di oggi 30 aprile, portando con sé una serie di innovazioni e aggiornamenti che puntano a semplificare la vita dei contribuenti italiani. Con modelli rinnovati e scadenze chiare, l’Agenzia delle Entrate si propone di agevolare gli adempimenti fiscali, senza trascurare le necessarie misure di controllo e compliance.
I modelli IVA, disponibili dal 15 gennaio, sono stati presentati nelle versioni ordinaria e base, con l’obiettivo di rispondere alle diverse esigenze dei contribuenti. Inoltre, per favorire l’accessibilità, i documenti sono stati tradotti in più lingue, tra cui inglese, tedesco e sloveno, rendendo il processo più inclusivo.
Novità e compilazione della dichiarazione IVA 2025
Un aspetto rilevante riguarda le esenzioni IVA 2025, che escludono dall’obbligo di dichiarazione i titolari di partita IVA che operano esclusivamente con operazioni esenti o che aderiscono a regimi agevolati, come il forfettario o quello dedicato alle organizzazioni di volontariato. Questa misura rappresenta un passo importante verso una maggiore equità fiscale, evitando di gravare su categorie con capacità contributiva limitata.
Tra le principali novità del 2025 spicca la ridenominazione del Quadro VM, ora arricchito con i dati relativi ai versamenti per l’immatricolazione di veicoli provenienti da San Marino e Vaticano. Altre modifiche significative riguardano il Quadro VO, che introduce il rigo VO18 per le organizzazioni no-profit in regime forfettario e il rigo VO27 per le imprese agricole giovanili, in linea con le disposizioni della Legge 36/2024. Il Quadro VW, invece, integra un nuovo campo per i crediti ritrasferiti alla controllante da società del gruppo non più classificate come “di comodo”.
Per i contribuenti con situazioni fiscali meno complesse, il modello IVA 2025 nella versione base rappresenta una soluzione semplificata. Questo strumento è ideale per chi non ha rapporti con l’estero, non utilizza il plafond per acquisti o importazioni e non partecipa a operazioni straordinarie. Tale semplificazione è un esempio concreto dell’impegno dell’Agenzia delle Entrate nel ridurre il carico burocratico, mantenendo al contempo un elevato livello di efficienza.
Un ulteriore elemento di rilievo è l’introduzione dei nuovi codici Ateco, in vigore dal 1° aprile 2025. Grazie alla risoluzione n. 24/2025, i contribuenti possono scegliere tra i codici 2007 e quelli aggiornati, specificando la loro opzione nella casella “Situazioni particolari” del frontespizio. Questa flessibilità è pensata per accompagnare le imprese nella transizione verso una classificazione più moderna e aderente alle nuove realtà economiche.
Infine, il 2025 segna un momento cruciale con la sperimentazione della dichiarazione IVA precompilata. Attraverso il portale Fatture e Corrispettivi, l’Agenzia delle Entrate offre bozze precompilate di registri, prospetti riepilogativi e dichiarazioni annuali, semplificando notevolmente gli adempimenti per alcune categorie di contribuenti. Questo progetto rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione e l’automazione dei processi fiscali, con l’obiettivo di ridurre errori e tempi di elaborazione.