Finanza Personale Donald Trump e Dazi: senza accordi USA a rischio scaffali vuoti

Donald Trump e Dazi: senza accordi USA a rischio scaffali vuoti

29 Aprile 2025 11:30

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dettata dai dazi di Donald Trump si è trasformata in uno scontro senza precedenti, minacciando la stabilità dell’economia USA e quella globale. Con tariffe che hanno raggiunto il 145% sulle importazioni cinesi negli Stati Uniti e il 125% sui prodotti americani in Cina, le tensioni rischiano di innescare una recessione negli Stati Uniti, con conseguenze a catena sui mercati internazionali.

Nonostante le rassicurazioni del segretario al Tesoro, Scott Bessent, circa l’assenza di rischi immediati per l’approvvigionamento nei supermercati americani, grandi distributori come Walmart e Target hanno lanciato un allarme: senza un accordo tra Washington e Pechino, la disponibilità di prodotti essenziali potrebbe subire gravi carenze già da giugno. Le catene di approvvigionamento globali, fortemente interconnesse, rendono questa situazione particolarmente delicata.

Donald Trump e Dazi: i mercati finanziari iniziano a cedere

Intanto, i mercati finanziari, a seguito dei dazi di Donald Trump, iniziano a mostrare segni di cedimento. Le borse europee e americane hanno registrato pesanti perdite. Piazza Affari, ad esempio, ha subito un calo del 6% in una sola sessione.

Gli esperti economici avvertono che una contrazione del commercio internazionale potrebbe tradursi in licenziamenti nei settori della logistica e della vendita al dettaglio, aggravando ulteriormente il quadro economico.

Pechino, sebbene dipenda dal mercato americano per il 14,6% delle sue esportazioni, non sembra intenzionata a cedere alle pressioni. Tuttavia, la reciproca dipendenza tra le due economie rende insostenibile un prolungato stallo. Le tensioni commerciali hanno spinto alcune aziende a intraprendere strategie di adattamento: Shein, ad esempio, ha aumentato i prezzi fino al 377% per compensare l’impatto dei dazi. Apple sta iniziando a delocalizzare parte della produzione in India e negli Stati Uniti, nonostante i costi elevati e le difficoltà logistiche.

L’amministrazione Trump, pur dichiarandosi disponibile al dialogo con alcuni partner commerciali, mantiene una linea dura nei confronti della Cina. Questa posizione pone gli alleati europei e asiatici in una posizione diplomatica complicata, costringendoli a scegliere tra sostenere gli Stati Uniti o mantenere relazioni commerciali stabili con Pechino.

La risoluzione di questa crisi è cruciale non solo per le due superpotenze, ma per l’intera economia mondiale. La crescente pressione sulle catene di approvvigionamento globali e l’incertezza sulle relazioni future tra Stati Uniti e Cina evidenziano la necessità di una soluzione tempestiva e sostenibile. Con il rischio di una recessione sempre più concreto, il mondo guarda con apprensione a un conflitto che potrebbe ridefinire gli equilibri economici globali.