Immobiliare: gli studenti fuorisede cercano casa ma spesso non la trovano. Un mercato promettente
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In Italia lo studente fuorisede che cerca casa, spesso non riesce a trovarla. L’offerta residenziale per universitari e giovani lavoratori di tipo istituzionale, vale a dire studentati o soluzioni convenzionate, riesce a coprire solo una piccolissima parte della domanda, rendendo questo comparto un terreno dinamico all’interno del mercato immobiliare. E’ ciò che emerge dai dati del Secondo Osservatorio sulle nuove forme di residenza elaborato da Scenari Immobiliari, in collaborazione con Camplus, principale provider di housing per studenti universitari in Italia.
In Italia sono oltre 700mila gli studenti universitari che vivono in una località diversa dalla propria residenza e che quindi hanno bisogno di una casa. L’offerta residenziale di tipo istituzionale, composta da residenze convenzionate con gli organismi regionali per il Diritto allo studio, residenze presso i Collegi universitari di merito e residenze dell’Associazione italiana dei collegi e delle residenze universitarie, conta invece di soli 54mila posti letto, coprendo circa il 7,7% del fabbisogno del mercato delle abitazioni per studenti.
Il mercato della locazione risulta particolarmente eterogeneo per livelli di canoni rilevati: le quotazioni medie a livello nazionale si attestano intorno ai 320 euro a camera al mese, con differenze territoriali evidenti in quelle realtà che presentano una maggiore dinamicità rispetto alla domanda sia di studenti che di giovani lavoratori, come Milano, Roma Torino e Bologna. Nella città di Milano infatti si rilevano canoni di locazione con punte rilevate di 580 euro a camera al mese, a Firenze si pagano 360 euro a camera al mese, a Roma uno studente fuorisede deve tener conto di un affitto di 430 euro a camera al mese e a Bologna si arriva a 450 euro.
Una domanda che deve poi fare i conti con le spese che lo studente fuori sede e il giovane lavoratore devono affrontare. Ai canoni vanno infati aggiunte le voci di spesa che nell’offerta residenziale gestita da enti convenzionati sono normalmente già incluse. Questi importi gravano sul budget mensile per un totale compreso tra i 100 e i 120 euro al mese. Senza contare il costo della vita del singolo individuo quantificabile in almeno 180 euro al mese.