Finanza La nuova rivoluzione arriva dai campi: l’agricoltura 2.0 coltiva lavoro e idee innovative

La nuova rivoluzione arriva dai campi: l’agricoltura 2.0 coltiva lavoro e idee innovative

19 Ottobre 2018 12:54

agricoltura
In agricoltura fioriscono lavori e idee innovative. In controtendenza alla disoccupazione giovanile, continua a crescere il numero di imprese agricole italiane condotte da under 35 che vedono nel Made in Italy nuove e interessanti prospettive di futuro, portando l’Italia al vertice in Europa per numero di aziende condotte da giovani. Ma non solo. Si coltivano idee innovative, come il primo pomodoro sottomarino o l’aceto di kaki.

La campagna conquista i giovani
Il numero di imprese agricole condotte da under 35 è cresciuto del 5% a 55mila nei primi sei mesi dell’anno, portando l’Italia al vertice in Europa nel numero di giovani in agricoltura, secondo quanto emerge da un’analisi della Coldiretti. Una presenza che ha di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70 per cento delle imprese giovani opera in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

Non è un caso se questo profondo mutamento culturale si sia tradotto anche nelle scelte relative al percorso scolastico. Negli ultimi sette anni, gli studenti italiani hanno preso d’assalto la facoltà di Agraria che fa registrare un aumento del 14,5% delle iscrizioni, in netta controtendenza nello stesso periodo al calo generale del 6,8% degli universitari. “L’agricoltura è tornata ad essere un settore strategico per la ripresa economica ed occupazionale”, ha affermato Maria Letizia Gardoni, delegata dei giovani della Coldiretti.

La vera novità rispetto al passato infatti è rappresentato dalle new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna, i cosiddetti agricoltori di prima generazione. Secondo una analisi della Coldiretti/Ixè, tra queste new entry giovanili nelle campagne, ben la metà è laureata, ma soprattutto il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è più contento di prima.

Un terreno fertile per l’innovazione
Ma l’agricoltura offre anche un terreno fertile per idee innovative. Dal primo pomodoro sottomarino, all’aceto di kaki, fino alle case di paglia. Sono solo alcune delle innovazioni contadine, che testimoniano i nuovi business dei giovani agricoltori, presentate all’Oscar Green di Coldiretti.

In pieno rispetto dell’ambiente e al grido della sostenibilità ecco che in Sardegna si è costruita la Casa di Paglia, un nuovo modello imprenditoriale della giovane produttrice Luisa Cabiddu che ha deciso di costruire vere e proprie case di paglia, utilizzando esclusivamente materiali ecocompatibili provenienti da un’unica filiera controllata che riduce al minimo la produzione di rifiuti e risparmia energia.
Tra le idee più creative spicca il primo Aceto di Kaki, prodotto in Veneto con la collaborazione dell’università di Modena e Reggio, che ridà dignità ad un frutto a rischio di estinzione. La produzione è iniziata solo un anno fa ma il prodotto è già in vendita in gastronomie selezionate e in e-commerce. L’offerta è ampia, oltre a quello di kaki il team guidato da Eleonora Farinazzo produce anche altri aceti “alternativi” utilizzando il melograno, il kiwi e l’aronia. Nella campagna delle Marche, invece, è nata una startup del Colore Naturale in risposta ai problemi causati dai coloranti sintetici, all’inquinamento e alle allergie. E’ l’idea di Sandra Quarantini, biologa molecolare che dopo aver approfondito i suoi studi in America e in Turchia è ritornata nelle Marche dove ora coltiva piante tintorie nel rispetto della sostenibilità ambientale, nelle colline di Belvedere Ostrense. Campagna e mare si uniscono nel progetto innovativo di Paolo Ruggiero con il primo Pomodorino Sottomarino. Il pomodoro conservato direttamente in acqua di mare senza conservanti. E allora eccoli i San Marzano adagiati nei vasetti dopo una ricerca che ha portato a una partnership con una azienda certificata che purifica e sterilizza l’acqua di mare dove i pomodori vengono immersi. Ma l’agricoltura fa germogliare anche nuove speranze come la storia di Jeffery Eromosele Osoiwanlan, un rifugiato politico che giunto dalla Nigeria nel 2015 ha creato nelle Marche con l’aiuto della famiglia Gasperini una vera e propria Arca di Noè. Nella sua fattoria infatti oggi convivono libere e in armonia centinaia di razze di galline che fanno uova colorate ma anche anatre, asini, struzzi, cani e gatti.