Assegno unico, perché ad aprile arriverà in ritardo
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Le famiglie italiane che beneficiano dell’Assegno Unico dovranno segnare in calendario un cambiamento importante per il mese di aprile 2025. L’INPS ha annunciato che i pagamenti, tradizionalmente previsti per il giorno 20, subiranno uno slittamento al 22 aprile. Questo ritardo è dovuto alle festività pasquali e all’introduzione del nuovo sistema contabile Re.Tes da parte della Banca d’Italia. Si tratta di un adattamento necessario per garantire maggiore efficienza e trasparenza nel sistema di erogazione, che da marzo a giugno 2025 potrebbe prevedere ulteriori variazioni di data, con un margine di cinque giorni rispetto alla data originaria.
Un’altra novità significativa è la definitiva eliminazione, a partire da marzo 2025, della compensazione prevista per coloro che percepivano importi superiori con il vecchio sistema. Questa decisione segna il completamento della transizione verso il nuovo modello di sostegno alle famiglie, uniformando il trattamento economico e semplificando le procedure amministrative.
Importi e aumenti dell’assegno unico
Per le famiglie con figli a carico, l’assegno unico rappresenta un supporto economico fondamentale, che resta invariato nella sua destinazione: figli fino ai 21 anni e senza limiti di età per i figli con disabilità. Tuttavia, per ottenere l’importo corretto, è cruciale aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro i termini previsti.
Chi ha completato questa procedura entro febbraio 2025 potrà beneficiare di importi dell’assegno maggiorati: 201 euro per ciascun figlio minorenne, 97,7 euro per i figli tra 18 e 20 anni e 120,6 euro per i figli con disabilità grave. Inoltre, chi regolarizzerà la DSU entro giugno avrà diritto a un ricalcolo retroattivo a partire da marzo, una misura pensata per garantire equità a tutti i beneficiari.
Un aspetto di rilievo è rappresentato dalle maggiorazioni assegno unico, che introducono incentivi aggiuntivi per alcune categorie di famiglie. Tra queste, le famiglie con più di due figli riceveranno un incremento variabile tra 17,2 e 85,4 euro, mentre le madri under 21 potranno contare su un’aggiunta di 23 euro per figlio. I genitori di bambini sotto l’anno di età vedranno l’importo base raddoppiato, mentre le famiglie con almeno quattro figli riceveranno un bonus mensile aggiuntivo di 150 euro. Queste misure mirano a sostenere le famiglie numerose e quelle in situazioni particolarmente vulnerabili, contribuendo a ridurre il carico economico complessivo.
Per i nuovi richiedenti che presenteranno domanda nel mese di aprile, il primo pagamento sarà erogato a fine maggio, includendo eventuali conguagli. Questo dettaglio è fondamentale per chi intende usufruire del beneficio per la prima volta, poiché garantisce la copertura retroattiva e l’adeguamento degli importi dovuti.