Fisco Torna l’evasometro: chi finisce nel mirino del Fisco?

Torna l’evasometro: chi finisce nel mirino del Fisco?

5 Maggio 2025 15:30

La lotta all’evasione fiscale si intensifica con una strategia senza precedenti che punta a colpire i grandi debitori. Dal 3 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza uniranno le forze per affrontare il crescente accumulo di cartelle esattoriali non pagate, che ha raggiunto la cifra record di 1.279,8 miliardi di euro a gennaio.

Evasometro: come funzionano i nuovi controlli fiscali

Il piano operativo si articola su due fronti principali. Da un lato, verranno intensificati i controlli preventivi su partite IVA sospette e sull’utilizzo fraudolento dei crediti d’imposta. Dall’altro, sarà potenziata l’attività repressiva con l’ausilio delle banche dati, per monitorare patrimoni sia in Italia che all’estero e individuare eventuali tentativi di occultamento delle ricchezze.

Un ruolo chiave è affidato all’Unità Integrata Permanente di Analisi di Rischio (UIPAR), che, come sottolineato da Luigi Vinciguerra, responsabile del III reparto operazioni della Guardia di Finanza, sarà determinante nel tracciare i flussi finanziari e garantire il recupero delle somme evase. Questa struttura avanzata rappresenta il cuore pulsante di un sistema che mira a rendere il recupero dei debiti fiscali più rapido ed efficace.

Parallelamente, la Lega ha proposto una “rottamazione quinquies”, che permetterebbe ai contribuenti di regolarizzare i debiti attraverso piani di pagamento dilazionati fino a 120 rate mensili. Inoltre, il Decreto Legislativo 87/2024 introduce un incentivo ulteriore: la sospensione dei procedimenti penali per 18 mesi per chi si mette in regola con i pagamenti rateali.

Partite IVA nel mirino del Fisco

Un’attenzione particolare sarà riservata alle cosiddette “partite IVA apri e chiudi“, un fenomeno spesso legato all’uso illecito di crediti d’imposta. Le Fiamme Gialle non solo individueranno i responsabili, ma punteranno anche a scoraggiare tali pratiche con verifiche sistematiche e sanzioni più severe. Questa misura mira a smantellare un meccanismo che, oltre a danneggiare le casse dello Stato, mina la fiducia nel sistema fiscale.

Per rendere ancora più incisiva l’azione di contrasto, i controlli saranno estesi alle disponibilità finanziarie significative, incrociando i dati per scovare patrimoni nascosti e operazioni sospette. L’obiettivo è duplice: recuperare le somme dovute e lanciare un messaggio chiaro e inequivocabile ai contribuenti.