Fisco Prescrizione bollette: cosa sapere su luce, gas e acqua

Prescrizione bollette: cosa sapere su luce, gas e acqua

6 Maggio 2025 11:30

La gestione delle bollette rappresenta un tema cruciale per i consumatori italiani, soprattutto in un contesto di tutela dei propri diritti. Grazie alla normativa bollette introdotta a partire da marzo 2018, i cittadini possono ora contare su strumenti più efficaci per proteggersi da eventuali ritardi di fatturazione. Questa regolamentazione prevede una prescrizione bollette di due anni per i servizi essenziali come luce gas acqua, offrendo una garanzia contro conguagli tardivi e pratiche irregolari.

Il principio cardine della normativa è chiaro: i fornitori non possono richiedere il pagamento di consumi risalenti a oltre 24 mesi, a meno che il ritardo non sia imputabile al cliente. Tale misura è stata ulteriormente rafforzata con l’estensione alle bollette dell’acqua, grazie alla Legge di Bilancio 2020. Questa modifica normativa rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei consumatori, garantendo maggiore trasparenza e correttezza nei rapporti contrattuali.

Per usufruire di questa protezione, i fornitori sono obbligati a notificare al cliente l’eventuale presenza di importi prescritti almeno 10 giorni prima della scadenza del pagamento. Qualora ciò non avvenga, il consumatore ha il diritto di presentare una contestazione formale. Per farlo, è necessario utilizzare i moduli ufficiali forniti dall’azienda, inviandoli tramite raccomandata o PEC per assicurarsi di avere una prova dell’invio.

Prescrizione bollette: per quanto tempo bisogna conservarle

È fondamentale, inoltre, distinguere tra i concetti di prescrizione e decadenza. La prescrizione comporta l’estinzione del debito trascorso il periodo stabilito, mentre la decadenza definisce il termine entro cui il fornitore può intraprendere azioni legali per il recupero del credito. Questa distinzione è spesso trascurata, ma riveste un ruolo cruciale nella comprensione dei propri diritti come consumatori.

Un ulteriore consiglio pratico per i cittadini è quello di conservare le bollette per almeno due anni. Questa pratica non solo consente di monitorare i consumi, ma rappresenta anche una strategia di autotutela contro eventuali errori o discrepanze nella fatturazione. La conservazione dei documenti diventa quindi uno strumento chiave per garantire trasparenza e correttezza.

Infine, l’importanza della comunicazione tra consumatore e fornitore non deve essere sottovalutata. La chiarezza nella gestione delle contestazioni e il rispetto delle normative da parte delle aziende fornitrici sono elementi fondamentali per costruire un rapporto di fiducia. Per questo motivo, è sempre consigliabile essere proattivi, informarsi sui propri diritti e agire tempestivamente in caso di anomalie.