Lavoro Un errore comune può costarti un mese di pensione: controlla subito

Un errore comune può costarti un mese di pensione: controlla subito

5 Maggio 2025 11:27

Il sistema pensionistico italiano offre una preziosa opportunità per i lavoratori che hanno svolto attività particolarmente gravose, grazie alla Quota 97,6. Questa misura consente di accedere alla pensione anticipata a partire dai 61 anni e 7 mesi di età, purché si rispettino specifici requisiti. È un’eccezione significativa rispetto alle rigide regole introdotte dalla legge Fornero, che richiede 67 anni per la pensione di vecchiaia e 42 anni e 10 mesi di contributi per quella anticipata ordinaria.

Per accedere a questa forma di pensionamento, è necessario aver maturato almeno 35 anni di contributi e raggiungere una somma tra età anagrafica e anni contributivi pari a 97,6. Questo regime è riservato a specifiche categorie di lavoratori, come previsto dal decreto legislativo 67/2011. Tra queste figurano coloro che operano in ambienti estremamente gravosi, come cave e miniere, o sono esposti a rischi particolari, come gli addetti alla rimozione dell’amianto, i turnisti notturni con almeno 64 notti all’anno, e gli operai impegnati nella produzione su linea di montaggio. Anche i conducenti di mezzi pubblici con almeno nove posti rientrano tra i beneficiari.

Pensione anticipata: come ottenere questo beneficio

Un elemento cruciale per ottenere la pensione anticipata è il rispetto delle scadenze per la presentazione della domanda. La richiesta di riconoscimento dei requisiti deve essere inoltrata all’INPS entro il 1° maggio dell’anno precedente al pensionamento desiderato. Eventuali ritardi nella presentazione possono comportare ritardi nell’erogazione della pensione: un mese per le domande inviate entro il 1° giugno, due mesi fino al 31 luglio e tre mesi per quelle successive.

È importante sottolineare che per i lavoratori autonomi e per chi ha svolto un numero inferiore di turni notturni, i requisiti possono diventare più stringenti. In questi casi, la somma tra età e contributi, nota come Quota, può salire fino a 100,6. Ad esempio, un lavoratore autonomo che ha lavorato almeno 77 notti annualmente potrà andare in pensione a 62 anni e 7 mesi, mentre chi ha totalizzato tra 64 e 71 notti dovrà attendere fino a 64 anni e 7 mesi.

Solo dopo l’approvazione della domanda di riconoscimento dei requisiti sarà possibile presentare la richiesta definitiva di pensionamento. È fondamentale seguire attentamente le istruzioni operative e fornire tutti i documenti richiesti, come specificato nel messaggio INPS n. 801/2025.

Questo strumento rappresenta un’importante agevolazione per chi ha dedicato la propria vita lavorativa a mansioni particolarmente impegnative, offrendo un’alternativa concreta alle regole standard del sistema pensionistico. Rispettare le tempistiche e conoscere i requisiti della pensione è essenziale per evitare ritardi o complicazioni nel processo di pensionamento.