Lavoro Pensioni Le casalinghe hanno la pensione? Come funziona il Fondo INPS

Le casalinghe hanno la pensione? Come funziona il Fondo INPS

6 Maggio 2025 14:30
La previdenza sociale è un tema di primaria importanza, soprattutto per chi dedica la propria vita alla gestione della casa e della famiglia senza percepire uno stipendio. È qui che entra in gioco il Fondo Casalinghe, un’opportunità previdenziale offerta dall’INPS per garantire una pensione anche a chi svolge attività domestiche non retribuite. Questo strumento rappresenta una risposta concreta a una lacuna storica del sistema previdenziale italiano, offrendo una sicurezza economica futura per una categoria spesso trascurata.È fondamentale sottolineare l’importanza del Fondo Casalinghe non solo come strumento previdenziale, ma anche come riconoscimento del valore del lavoro domestico. Tradizionalmente associato alle donne, oggi coinvolge anche molti uomini, rappresentando un pilastro fondamentale per il benessere delle famiglie italiane. La cura della casa e della famiglia è un lavoro a tutti gli effetti, e il fondo rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità sociale.

Come funziona il Fondo Casalinghe INPS

Il Fondo Casalinghe è accessibile a chi ha un’età compresa tra i 16 e i 65 anni e non svolge attività lavorative con obbligo contributivo né percepisce pensioni dirette. È possibile iscriversi anche lavorando part-time, a condizione che il reddito annuo lordo non superi i 12.451 euro. Questa flessibilità lo rende un’opzione interessante per molte persone che si trovano in situazioni lavorative o familiari particolari.

Una delle caratteristiche più rilevanti del fondo è la volontarietà dei versamenti. Non ci sono obblighi rigidi: l’importo minimo per ottenere un mese di contribuzione è di 25,82 euro, per un totale annuo di 309,84 euro se si desidera coprire l’intero anno. Tuttavia, è importante notare che i versamenti superiori al minimo mensile non accumulano mesi aggiuntivi: ad esempio, un versamento unico di 1.000 euro coprirà comunque solo un mese contributivo.

Il calcolo dei contributi

Il meccanismo di calcolo dei contributi è pensato per offrire massima flessibilità, ma richiede attenzione da parte degli iscritti. Un esempio pratico può chiarire meglio: versando 25,82 euro al mese per un anno si accumulano 12 mesi di contribuzione. Se invece si versano 100 euro al mese per 10 mesi, si otterranno 10 mesi di contribuzione. Questa logica sottolinea l’importanza di una pianificazione oculata per ottimizzare i benefici.

Un altro aspetto interessante è la possibilità di accedere alla pensione in anticipo. Normalmente, l’età per richiedere la pensione è fissata a 65 anni, ma è possibile anticiparla a 57 anni a patto di aver accumulato almeno 5 anni di contributi e di maturare un importo pensionistico pari ad almeno 1,2 volte l’assegno sociale. Questa flessibilità può rappresentare un grande vantaggio per chi desidera o necessita di accedere ai propri diritti previdenziali prima del tempo standard.