Partite IVA, al via il concordato preventivo: le nuove regole
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Il concordato preventivo biennale rappresenta una delle principali novità nel panorama fiscale italiano, puntando a semplificare la gestione delle imposte per imprese e professionisti. Con l’introduzione del nuovo software fiscale denominato “Il tuo Isa 2025 Cpb“, disponibile dal 30 aprile 2025 sul portale dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti potranno calcolare in modo rapido e preciso l’indice sintetico di affidabilità.
Questo strumento mira a migliorare la trasparenza e l’efficienza nel processo di adesione, rendendo il concordato un’opzione accessibile per chi opera nei settori dell’agricoltura, manifattura, servizi, attività professionali e commercio.
ISA, le nuove regole per le partite IVA
Il decreto introduce modifiche significative che promettono di rendere il sistema ancora più flessibile e mirato. Una delle principali novità è l’estensione del termine per l’adesione dal 31 luglio al 30 settembre, offrendo ai contribuenti un margine temporale più ampio per valutare i vantaggi e procedere con l’iscrizione. Tuttavia, non mancano le esclusioni: i titolari di partita IVA in regime forfettario, che erano stati ammessi in via sperimentale nel 2024, non potranno più aderire. Questa decisione, giustificata dalle criticità emerse durante la fase di test, risponde alle richieste delle associazioni di categoria, come sottolineato dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo.
Il nuovo approccio riflette un impegno concreto verso la digitalizzazione e la semplificazione fiscale, integrandosi in un quadro di riforme più ampio. Tra queste, spiccano l’esonero dalla trasmissione dei dati di fatturazione elettronica per le spese sanitarie e l’introduzione di nuove regole per la dichiarazione precompilata. Non meno rilevanti sono le misure rafforzate contro il contrabbando, che dimostrano una volontà chiara di contrastare l’evasione fiscale e garantire maggiore equità.
Come si aderisce al concordato
Il processo di adesione al concordato è stato reso più semplice e flessibile. I contribuenti possono scegliere di aderire contestualmente alla dichiarazione dei redditi oppure attraverso l’invio separato del modello Cpb, accompagnato dal frontespizio di Redditi 2025, entro i termini stabiliti. Questo doppio canale di adesione mira a rispondere alle diverse esigenze operative, facilitando l’accesso al sistema anche per coloro che necessitano di tempi più lunghi per la preparazione della documentazione.
Un aspetto cruciale del nuovo sistema è l’utilizzo del software fiscale “Il tuo Isa 2025 Cpb”, che rappresenta un passo avanti significativo verso la digitalizzazione. Questo strumento, infatti, non solo semplifica il calcolo dell’indice sintetico di affidabilità, ma consente anche di ricevere proposte personalizzate per il biennio 2025-2026. L’obiettivo è chiaro: incentivare comportamenti virtuosi da parte dei contribuenti, premiando chi dimostra una gestione fiscale trasparente e affidabile.
L’esclusione dei forfettari ha suscitato diverse reazioni, ma il governo sembra determinato a proseguire su questa strada per garantire che il concordato rimanga uno strumento efficace e mirato. La sperimentazione del 2024 ha evidenziato alcune difficoltà operative e amministrative che hanno spinto le autorità a rivedere i criteri di accesso, concentrandosi su categorie di contribuenti con maggiori esigenze di semplificazione fiscale.