Fisco Casa Agevolazioni prima casa: dopo quanto si può vendere l’immobile?

Agevolazioni prima casa: dopo quanto si può vendere l’immobile?

6 Maggio 2025 13:00

La recente Legge di Bilancio 2025 introduce una significativa novità per chi intende usufruire delle agevolazioni prima casa. Con un provvedimento che punta a garantire maggiore flessibilità, i contribuenti hanno ora 24 mesi, anziché 12, per completare la vendita dell’immobile pre-posseduto, mantenendo così i benefici fiscali sull’acquisto di una nuova abitazione principale.

Questo allungamento dei tempi, retroattivo per chi aveva ancora il termine in corso al 31 dicembre 2024, rappresenta un importante passo avanti per chi deve gestire operazioni immobiliari complesse.

Il provvedimento, disciplinato dall’articolo 1, comma 116, della Legge di Bilancio, modifica il comma 4-bis della Nota II-bis all’articolo 1 della Tariffa allegata al DPR 131/1986. L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n°127/2025, ha confermato che il nuovo termine biennale si applica anche agli acquisti effettuati prima dell’entrata in vigore della norma, a patto che il termine annuale non fosse ancora scaduto al 31 dicembre 2024.

Questa modifica normativa incide direttamente sui tempi concessi per la vendita della precedente abitazione. Ad esempio, un contribuente che avesse acquistato un secondo immobile il 25 gennaio 2024 con le agevolazioni fiscali, avrebbe dovuto vendere il primo immobile entro il 25 gennaio 2025. Ora, grazie alla nuova normativa, il termine si estende fino al 25 gennaio 2026. Questo offre maggiore tranquillità e possibilità di pianificazione, evitando decisioni affrettate dettate da scadenze troppo stringenti.

Tutte le agevolazioni prima casa

Le agevolazioni prima casa garantiscono numerosi vantaggi fiscali ai contribuenti. Tra questi, si segnalano l’IVA ridotta al 4% (quando applicabile), imposte di registro, ipotecarie e catastali fisse a 200 euro ciascuna per acquisti soggetti a IVA, e l’imposta di registro al 2% del valore catastale (minimo 1.000 euro) con imposte ipotecarie e catastali ridotte a 50 euro ciascuna per acquisti non soggetti a IVA. Per accedere a tali benefici, è necessario stabilire la residenza nel comune dell’immobile entro 18 mesi dall’acquisto e dichiarare di non possedere altri immobili acquistati con le stesse agevolazioni.

Questa riforma normativa, oltre a rendere più flessibile il quadro fiscale, è pensata per favorire un mercato immobiliare più dinamico e accessibile. La possibilità di disporre di un periodo più lungo per la vendita dell’immobile pre-posseduto consente ai contribuenti di adeguarsi meglio alle condizioni di mercato, ottimizzando le proprie scelte di investimento immobiliare. In un contesto in cui il tempo è spesso un fattore determinante, il raddoppio del termine rappresenta un chiaro vantaggio per chi deve conciliare le tempistiche di vendita e acquisto.