Fisco Partita IVA: via ai controlli a tappeto per i forfettari

Partita IVA: via ai controlli a tappeto per i forfettari

29 Aprile 2025 12:14

Il Fisco italiano ha recentemente intensificato i controlli sui professionisti che operano a Partita IVA con il regime forfettario, ponendo particolare attenzione all’anno d’imposta 2021. Questa iniziativa rappresenta un passo deciso verso una maggiore equità fiscale, ma solleva interrogativi sulla gestione delle verifiche e sulla documentazione richiesta ai contribuenti. Il focus è su eventuali irregolarità tra i beneficiari della flat tax al 15%, con un processo che, in alcuni casi, passa direttamente alla fase di accertamento senza richiesta di documentazione preliminare.

Il regime forfettario, apprezzato per la sua semplicità contabile e i vantaggi fiscali, è riservato a chi rispetta requisiti stringenti. Tra questi, i limiti di ricavi annui fino a 85.000 euro, l’assenza di redditi da lavoro dipendente superiori a 30.000 euro e la non partecipazione in società di persone o imprese familiari. Qualora l’Agenzia delle Entrate rilevi violazioni, procede alla riliquidazione della posizione fiscale applicando l’imposta progressiva IRPEF e l’IVA sulle operazioni contestate.

Partita IVA: regime forfettario sotto esame

Le verifiche attuali delle Partita IVA a regime forfettario si concentrano sull’incrocio dei dati tra il quadro LM del modello Redditi e le Certificazioni Uniche fornite dai committenti. Difformità in questi documenti possono generare accertamenti più approfonditi, richiedendo ai professionisti di fornire documentazione fiscale aggiuntiva, come fatture emesse e movimenti bancari. La mancanza di coerenza tra dichiarazioni e movimenti finanziari può esporre i contribuenti a sanzioni significative.

Per prevenire problemi, è fondamentale che i titolari di partita IVA mantengano una gestione contabile impeccabile. Questo include la separazione dei conti personali da quelli professionali e la conservazione accurata di tutta la documentazione.

In caso di contestazioni, consultare un commercialista o un consulente fiscale può rivelarsi una scelta strategica per valutare la correttezza delle richieste del Fisco e per sviluppare una difesa adeguata.

Questa stretta sui controlli riflette l’obiettivo del Fisco di garantire maggiore trasparenza e conformità fiscale. Tuttavia, sottolinea anche la necessità per i lavoratori autonomi di adottare pratiche contabili rigorose e di essere sempre pronti a dimostrare la propria regolarità.

La campagna di accertamenti fiscali rappresenta per i titolari di Partita IVA a regime forfettario, dunque, un monito per tutti i professionisti. Rispettare le regole non è solo un obbligo, ma anche una tutela contro potenziali controversie.