Fisco Tasse e imposte IMU 2025: tutte le novità su esenzioni, sconti e sanzioni

IMU 2025: tutte le novità su esenzioni, sconti e sanzioni

6 Maggio 2025 15:15

L’anno 2025 si prospetta come un periodo di svolta per i contribuenti italiani, con l’introduzione di nuove disposizioni riguardanti l’IMU 2025. Questa imposta, che grava sui proprietari di immobili, terreni agricoli e aree edificabili, vedrà modifiche significative, sia nelle scadenze che nelle modalità di gestione.

Rimangono confermate le date del 16 giugno per l’acconto e del 16 dicembre per il saldo, ma è nei dettagli che si trovano le novità più interessanti.

Novità ed esenzioni IMU

Una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’obbligo per i comuni di adottare un prospetto ministeriale standard per la pubblicazione delle aliquote. Tali delibere dovranno essere caricate sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 14 ottobre e pubblicate ufficialmente entro il 28 ottobre 2025. Qualora un comune non rispetti queste tempistiche, si applicheranno automaticamente le aliquote base. Questo cambiamento mira a garantire maggiore trasparenza e uniformità nell’applicazione dell’imposta.

Per quanto riguarda le esenzioni, continuano a essere tutelate le abitazioni principali non di lusso, classificate nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7, oltre alle loro pertinenze. Inoltre, restano esenti gli alloggi sociali, gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa e i terreni agricoli condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali.

Una novità di rilievo è l’esenzione per i proprietari di immobili occupati abusivamente, a condizione che abbiano sporto regolare denuncia alle autorità competenti. Anche gli immobili adibiti a usi culturali, religiosi o appartenenti alla Santa Sede e all’Accademia dei Lincei continuano a beneficiare di questa agevolazione.

A chi spetta lo sconto?

Un capitolo importante riguarda le riduzioni fiscali. Diverse categorie di contribuenti potranno usufruire di sconti significativi sulla base imponibile. Ad esempio, gli immobili concessi in comodato gratuito a parenti di primo grado godranno di una riduzione del 50%, purché il contratto sia registrato e il comodante possieda al massimo un altro immobile oltre alla propria abitazione principale.

La stessa riduzione si applica agli immobili storici o artistici, a quelli dichiarati inagibili o inabitabili e a un unico immobile posseduto da pensionati residenti all’estero con pensione maturata in regime di convenzione internazionale. Per le abitazioni locate a canone concordato, invece, è prevista una riduzione del 25%, rendendo questa tipologia di locazione ancora più vantaggiosa.

Ravvedimento e sanzioni per chi non paga l’IMU

Infine, un aspetto cruciale per i contribuenti riguarda il ravvedimento operoso. Grazie alla riforma del sistema sanzionatorio introdotta dal Decreto Legislativo del 14 giugno 2024, le penalità per chi regolarizza la propria posizione risultano più leggere.

La sanzione minima è stata ridotta dal 30% al 25%, con aliquote variabili in base alla tempestività del pagamento. Ad esempio, per i primi 14 giorni di ritardo, la sanzione giornaliera è dello 0,083%, mentre sale al 4,17% in caso di comunicazioni ufficiali senza verbale di constatazione. Questa rimodulazione incentiva i contribuenti a sanare eventuali irregolarità in tempi brevi, evitando sanzioni più gravose.