Lavoro Pensioni ridotte da giugno: chi perde soldi e chi si salva

Pensioni ridotte da giugno: chi perde soldi e chi si salva

7 Maggio 2025 11:30

Dal giugno 2025, una novità interesserà migliaia di pensionati italiani: riduzione pensioni tramite trattenute mensili. Questa misura, annunciata dall’INPS, mira a recuperare somme erogate in eccesso nel 2022 sotto forma di bonus straordinari. Il provvedimento, sebbene giustificato da esigenze di correzione contabile, rischia di sollevare preoccupazioni tra i destinatari.

Le trattenute partiranno da giugno 2025 e si protrarranno fino a settembre dello stesso anno, con una detrazione di circa 50 euro al mese per un massimo di quattro mesi. Il recupero riguarderà importi non superiori a 200 euro, ma il tema suscita già interrogativi tra i pensionati coinvolti.

Pensioni ridotte: perché e in che misura

Il nodo centrale della questione delle pensioni ridotte risiede negli errori di calcolo dei bonus del 2022. Nel dettaglio, i bonus straordinari da 200 e 150 euro concessi nel 2022 sono stati calcolati in base alle dichiarazioni dei redditi del 2021. Tuttavia, verifiche successive hanno evidenziato incongruenze: alcuni beneficiari hanno ricevuto importi superiori a quelli effettivamente spettanti. Questo ha reso necessario un intervento per riequilibrare i conti.

Ma chi sarà interessato dalle trattenute? Non tutti i pensionati subiranno questa misura. Le verifiche hanno individuato due categorie principali:

  • Pensionati con redditi fino a 35.000 euro che hanno ricevuto il bonus da 200 euro;
  • Pensionati con redditi non superiori a 20.000 euro destinatari del bonus da 150 euro.

In entrambi i casi, il recupero avverrà solo nei confronti di chi ha percepito somme non dovute. È importante sottolineare che coloro che non riceveranno alcuna comunicazione ufficiale dall’INPS non saranno soggetti a trattenute.

Modalità di applicazione

L’INPS ha definito modalità precise per l’applicazione delle trattenute sulle pensioni. In via prioritaria, la somma da recuperare sarà detratta direttamente dall’assegno pensionistico. Nei casi in cui ciò non fosse possibile, l’istituto invierà un avviso di pagamento tramite il sistema PagoPA, garantendo così una gestione trasparente del processo.

Per agevolare i pensionati e ridurre eventuali disagi, l’INPS invierà comunicazioni dettagliate a ciascun interessato. Queste includeranno l’importo da restituire, la durata della trattenuta e le motivazioni specifiche. È essenziale prestare attenzione a tali notifiche e, in caso di dubbi, contattare l’istituto per chiarimenti.

Nonostante l’intento di limitare l’impatto economico con una rateizzazione su quattro mesi, questa misura potrebbe creare disagi, soprattutto in un contesto di crescenti difficoltà economiche. Per molti pensionati, anche una trattenuta mensile di 50 euro rappresenta un sacrificio significativo. Proprio per questo, l’INPS sottolinea l’importanza di una comunicazione chiara e tempestiva, al fine di ridurre al minimo le preoccupazioni.

L’introduzione delle trattenute giugno 2025 segna un passaggio delicato nella gestione delle pensioni. Se da un lato si tratta di un provvedimento necessario per correggere errori passati, dall’altro è fondamentale che venga attuato con la massima trasparenza e sensibilità verso una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile. I pensionati sono invitati a monitorare attentamente le comunicazioni ricevute e a non esitare a richiedere assistenza in caso di necessità.

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